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“Il materiale migliore per le case del futuro”


di Lucia GentiliMACERATAIl rilancio del legno nel cantiere più grande d’Europa, quello della ricostruzione post-sisma nell’Appennino centrale. A questo punta l’ordinanza del commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli: incentivarne l’uso in edilizia anche grazie a un contributo aggiuntivo, una maggiorazione del 10%, per chi sceglie di utilizzare delle strutture portanti in legno nel caso di demolizione e di ricostruzione di edifici privati con danni gravi (L4). “Un’azione, cui se ne accompagnano anche altre, volta a valorizzare un materiale sostenibile e antisismico, che in quell’area di ottomila chilometri quadrati rappresenta la risorsa locale più importante – spiega la struttura commissariale –. Si pongono così le basi per avviare un processo economico, sociale e ambientale che assicurerebbe sia la messa in sicurezza del territorio che la creazione di nuove opportunità di lavoro”. Circa il 70% del cratere del sisma, composto dalle quattro regioni terremotate Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, è occupato da boschi, il 60% dei quali in stato di abbandono e privo di gestione. Dieci paesi, tra cui i marchigiani Acquasanta Terme, Bolognola e Montegallo, hanno addirittura una superficie boscata superiore al 90% del territorio comunale. L’iniziativa per rendere il legno strategico è stata lanciata ieri dalla sede del Masaf dal ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, con il commissario Castelli, il questore anziano della Camera, Paolo Trancassini, il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, e la presidente del cluster nazionale Italia Foresta Legno, Alessandra Stefani. “L’utilizzo della filiera del legno nella ricostruzione è sostenuto dal ministero e permette di tornare ad avere una corretta gestione del bosco e di evitarne l’abbandono – ha detto il ministro Lollobrigida –. Oltre a garantire nuove opportunità economiche, è utile a rafforzare il contrasto al dissesto idrogeologico e a valorizzare queste aree”. “La rinascita di queste comunità deve partire soprattutto dai valori espressi dal territorio, di cui il bosco rappresenta una caratteristica predominante – ha aggiunto il commissario –. Valorizzando al meglio questa preziosa risorsa, possiamo favorire nuova occupazione, uno sviluppo sostenibile e al contempo migliorare il controllo del territorio, rendendolo meno fragile. Crescita e lavoro sono le precondizioni essenziali per incentivare le persone a restare nella loro terra”. Ipotizzando una gestione certificata della trasformazione del legno, per semilavorati nell’arredo e nelle costruzioni, si potrebbero attivare circa quattromila posti di lavoro.”La filiera del legno contribuisce in maniera importante a ridurre le emissioni di Co2 – ha concluso Realacci –. Prevedere un’incentivazione del 10% per la realizzazione di strutture portanti è una scelta innovativa a livello nazionale ed europeo”. Nei prossimi mesi saranno fornite indicazioni sui vantaggi del legno in edilizia ai proprietari delle case, ai tecnici e alle imprese. Si parte il 12 aprile a San Ginesio, poi Amatrice il 15 aprile e a Camerino il 24 aprile. A maggio sarà la volta di Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Norcia e Teramo.



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