ultime tre opere da avviare


Ma sono tutti partiti spediti i cantieri nel porto di Napoli? No, ci sono tre interventi, tutti alimentati con i fondi complementari Pnrr dove si marcia col freno a mano tirato. Si tratta dei raccordi ferroviari, dei parcheggi e del «cold Ironing». La recente conferma di Andrea Annunziata, allo scadere del mandato di presidente, a commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale testimonia l’interesse del ministro Matteo Salvini e del vice ministro Edoardo Rixi a garantire continuità ai cantieri in corso finanziati con fondi complementari del Pnrr atteso che il termine per dare ultimati i lavori alla fine del 2016 non è poi così lontano.

Questo governo ha scommesso davvero tanto sulle infrastrutture portuali e non intende fare passi indietro e per questo, in attesa anche della attesa riforma dell’impianto normativo sulla portualità, sta confermando le governance che hanno traguardato e raggiunto traguardo considerevoli. Nei porti di Napoli e Salerno, dove il Governo ha offerto la disponibilità di ben 361 milioni di euro, abbiamo raccontato i primi grandi cantieri avviati nel porto di Napoli con il prolungamento ed il rafforzamento della diga Duca d’Aosta e la formazione della Cassa di Colmata di Vigliena ed a Salerno i lavori per rafforzare i 360 metri di banchina del molo Tre Gennaio.

Il cronoprogramma

Lavori che nel complesso impegnano oltre 210 milioni di euro pari al 58% dei fondi Pnrr. Questi cantieri sono ormai nel pieno avanzamento e per quasi tutti la Port Autority conta addirittura di conseguire un anticipo da 70 a 190 giorni sui tempi previsti per l’ultimazione. Ma cosa accade per gli altri lavori? Il prossimo 21 marzo, al completamento delle attività di monitoraggio ante operam, saranno avviati i lavori di prolungamento di circa 130 molo del Molo Manfredi a ridosso della stazione di Zaha Hadid nel porto di Salerno. Un’opera del valore di 20 milioni di euro che ad opere ultimate (dicembre 2025) consentirà di potenziare ulteriormente il polo crocieristico che negli ultimi anni si è molto sviluppato nello scalo salernitano. Appena concluse le opere al Molo Tre Gennaio e alla Banchina rossa (si presume per maggio) saranno avviati ancora a Salerno gli interventi di consolidamento alla banchina di ponente, lunga oltre 360 metri, di cui la port Autority già dispone del progetto esecutivo, impegnando ulteriori 40 milioni di euro e mettendo così al sicuro 270 milioni su 361 disponibili. Ma veniamo alle criticità che vedono in prima linea il presidente Annunziata e il segretario Grimaldi pronto a battersi per superare gli ultimi ostacoli.

A Napoli dopo mesi di confronto con i diversi concessionari per superare le grandi criticità, entro la prossima settimana sarà definitivamente avviato il cantiere dei collegamenti ferroviari tra darsena levante e raccordo esistente. Un’opera del valore di 25 milioni che ha trovato moltissimi ostacoli in quanto attraversa le concessioni di imprese molto operative che fanno capo al gruppo Msc, cantieri tuttavia che potranno partire solo dopo il completamento della bonifica da amianto di alcuni suoli. Ma l’opera che offre maggiori preoccupazioni e su cui si concentra la massima attenzione di Annunziata è il parcheggio interrato previsti alla calata Piliero a ridosso di piazza Municipio. Un’opera di 26 milioni di euro che dovrebbe portare all’esecuzione di una struttura di 15 mila metri quadri che ospiterà oltre 460 autovetture. Ma le interferenze con la viabilità comunale, con le aree di interesse archeologico e con quelle impegnate dalla Gnv preoccupano non poco al punto che è stata messa in campo un’articolata strategia per eseguire il cantiere, affidato all’RTI Brancaccio-Icomes-Icop per stralci. Annunziata non vuole rinunciare a quest’opera e continua a sollecitare l’avvio del cantiere che ad oggi ancora non è stato installato ma allo stesso tempo non vuole compromettere la funzionalità del porto.

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Nelle medesime condizioni versano i due interventi del Cold Ironing sia a Napoli sia a Salerno. Durissima la reprimenda del segretario generale avvenuta nei giorni scorsi verso l’appaltatore per opere che nel complesso valgono 45 milioni di euro e dovranno portare all’elettrificazione di alcune banchine degli scali di Napoli e Salerno. Anche qui i cantieri ancora non decollati dovrebbero essere avviati per il prossimo mese di aprile per poter traguardare l’ultimazione nei termini previsti dal ministero. «Proprio per questi motivi – dice Andrea Annunziata – ed anche per le ultime attività necessarie per perfezionare i piani Regolatori Portuali di Napoli, Salerno e Castellammare ormai già pubblicati e per i quali sono anche scaduti i termini per le osservazioni, occorre che non venga interrotto un lungo e faticoso cammino avviato nel 2021 e che ha già prodotto risultati notevoli».





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