La Corte di Giustizia UE, con la Sentenza del 29 aprile 2025 alla causa C-181/23, ha dichiarato che uno Stato membro non può concedere la propria cittadinanza e, di fatto, la cittadinanza europea, in cambio di pagamenti o di investimenti predeterminati, in quanto ciò equivale essenzialmente a fare dell’acquisizione della cittadinanza una semplice transazione commerciale. Una siffatta prassi non consente di accertare il necessario vincolo di solidarietà e di lealtà tra uno Stato membro e i suoi cittadini, né di garantire la fiducia reciproca tra gli Stati membri e costituisce pertanto una violazione del principio di leale cooperazione.
Contenuto riservato agli abbonati
Abbonati a IPSOA Quotidiano Premium
1 anno
€ 118,90
(€ 9,90 al mese)
Abbonati a IPSOA Quotidiano Premium
Primi 3 mesi
€ 19,90
poi € 35,90 ogni 3 mesi
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link