Terni, pronto soccorso al collasso: «Tre pazienti ogni ora»


La Cgil denuncia carenze di personale e chiede interventi immediati

Al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria di Terni si registrano gravi criticità. In base agli ultimi dati diffusi dalla Cgil, la struttura accoglie in media tre pazienti ogni ora, con picchi di oltre 50 pazienti in cura e circa 20 in attesa di visita. La situazione, definita insostenibile, è segnata da carenza cronica di medici e infermieri, spazi insufficienti e tempi d’attesa che arrivano a cinque giorni per un ricovero.

Il sindacato denuncia episodi di tensione, con insulti e aggressioni verso il personale sanitario. «Chiediamo all’Azienda di adottare misure urgenti per ridurre il sovraffollamento e rafforzare i turni», scrive la Cgil, minacciando mobilitazioni in assenza di risposte immediate. Medici e infermieri si dichiarano pronti a scendere in piazza per chiedere interventi strutturali.

Il progetto del nuovo ospedale di Terni, secondo la Cgil, è sparito dall’agenda politica regionale e comunale. Anche i piani annunciati per potenziare la medicina territoriale, tra cui l’assistenza domiciliare e l’apertura di nuove Case della salute, non hanno prodotto risultati concreti. La rete destinata a gestire i codici minori e i pazienti cronici sul territorio resta incompleta.

Ancora fermo è anche il progetto di ampliamento del pronto soccorso attraverso l’utilizzo dell’ex modulo Covid, che avrebbe dovuto garantire 12 posti letto dedicati all’Osservazione Breve Intensiva (Obi). L’intervento, ritenuto urgente per migliorare la gestione dei pazienti in attesa, non è mai stato avviato.

Nel frattempo, il personale sanitario del Santa Maria continua a lavorare in condizioni difficili, tra turni estenuanti e barelle nei corridoi. La Cgil sollecita l’apertura di un tavolo di crisi e denuncia che, senza una programmazione sanitaria efficace e interventi immediati, la situazione rischia di degenerare ulteriormente.



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