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Il futuro del Piano urbanistico. Le sfide ambientali e l’edilizia, via ai corsi di formazione itineranti


Il percorso di redazione del Piano Urbanistico Generale è ad uno stadio avanzato e l’Ufficio di Piano federato del Nuovo Circondario Imolese sta terminando il documento delle controdeduzioni e l’adeguamento degli elaborati alle osservazioni inviate da cittadini, professionisti, associazioni e imprese. E’ sempre più vicina, quindi, la fase di adozione del Pug: un nuovo strumento con regole orientate alla transizione ecologica e alla tutela del territorio. A seguito dell’adozione, poi, saranno pubblicate sul sito del Pug le controdeduzioni e gli elaborati aggiornati ed entrerà in vigore il regime di salvaguardia del nuovo strumento urbanistico.

Intanto, però, è pronto a prendere il via il percorso formativo Cities dedicato alla pianificazione urbanistica della città e degli spazi pubblici promosso dal Circondario e finanziato con fondi europei della Regione sui temi della transizione ambientale e climatica. Un progetto curato dall’ Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile. Cities, infatti, è l’acronimo di ‘Città e territori per una transizione equa e sostenibile’ ed è pensato per tutti i liberi professionisti e i dipendenti pubblici del territorio che operano o immaginano di operare in area circondariale nei campi dell’urbanistica, della pianificazione o della filiera edilizia. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione di chi lavora nell’area di riferimento, in ottica di creare le giuste competenze nella sfera pubblica e privata, un percorso formativo per far fronte alle sfide ambientali e alla progettazione degli spazi pubblici in linea con quanto richiesto dalla legge urbanistica regionale. Il corso è gratuito, ma con iscrizione obbligatoria entro le ore 18 del 2 maggio con link utile dal portale web del Nuovo Circondario Imolese, e partirà da Imola l’8 con una lezione magistrale sul progetto urbano. Il tutto impreziosito dalla partecipazione di un ospite internazionale: l’urbanista e architetto Philippe Beguey di Bordeaux.

Poi, in maniera itinerante tra Castel San Pietro, Medicina, Borgo Tossignano ma anche a Forlì e Montale nel modenese, si affronteranno visite studio a cantieri e seminari incentrati sulla qualità dello spazio pubblico, mobilità attiva, verde e dotazioni ecologiche sempre con l’ausilio di esperti urbanisti, architetti, agronomi e ingegneri. Il percorso prevede pure un laboratorio intensivo basato sul lavoro di squadra. I partecipanti, organizzati in gruppi misti, lavoreranno a stretto contatto per verificare quanto appreso. Le esercitazioni saranno incentrate sui requisiti progettuali delle nuove dotazioni pubbliche ma anche degli spazi privati da applicare su alcuni casi reali del territorio imolese per il miglioramento della qualità fruitiva, del microclima urbano e della funzionalità idraulica. Sono disponibili in totale 50 posti per seguire tutto il percorso, di cui il 60% destinati a professionisti del settore privato e il 40% a dipendenti pubblici. Per chi parteciperà a Cities sono confermati, inoltre, i crediti formativi professionali.



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