Pubblica amministrazione
24 Aprile 2025
Con 141 voti a favore, 71 contrari e 2 astenuti, l’Aula della Camera ha approvato il Decreto Pubblica Amministrazione, che ora passa all’esame del Senato: Ecco i punti di questo articolato decreto
Con 141 voti a favore, 71 contrari e 2 astenuti, l’Aula della Camera ha approvato il Decreto Pubblica Amministrazione, che ora passa all’esame del Senato. Un provvedimento articolato che, oltre a importanti misure per il personale e la struttura dello Stato, tocca punti sensibili anche in ambito sanitario. Tra le novità più rilevanti per il settore, spicca la possibilità per i medici di famiglia di proseguire l’attività fino a 73 anni, misura temporanea che sarà valida fino al 31 dicembre 2026. Una scelta dettata dall’urgenza di rispondere alla cronica carenza di personale sanitario, in attesa di una riforma strutturale del reclutamento.
In parallelo, l’articolo 5-bis del decreto autorizza 121 nuove assunzioni a tempo indeterminato nel Ministero della Salute: otto dirigenti di seconda fascia, ventitré dirigenti sanitari e novanta funzionari. Queste risorse serviranno a rafforzare il fronte delle emergenze, ridurre le liste d’attesa e accelerare la transizione digitale. Il potenziamento degli uffici ministeriali prevede anche un incremento del contingente di supporto diretto al ministro e una dotazione finanziaria che sfiorerà gli 11 milioni annui dal 2026. Sul fronte del contrasto alle dipendenze patologiche, il decreto istituisce per il 2025 un fondo straordinario da 23,2 milioni di euro, destinato a sostenere le attività delle comunità terapeutiche accreditate. Una misura volta a colmare le lacune lasciate dai finanziamenti ordinari e a rafforzare l’offerta di prestazioni riabilitative. Non meno importante è l’avvio della riforma della Commissione centrale degli esercenti le professioni sanitarie (Cceps), che vedrà l’introduzione di una sezione stralcio per smaltire i procedimenti pendenti entro fine anno e un riassetto complessivo da realizzarsi entro trenta giorni dalla conversione in legge del decreto.
Il provvedimento è stato salutato con favore dalla relatrice del provvedimento alla Camera dei Deputati, Marta Schifone, deputato di Fratelli d’Italia, che ha sottolineato come si tratti di “una svolta decisiva” per la modernizzazione della PA, con “attenzione al merito, alla stabilizzazione del personale e all’efficienza dei servizi ai cittadini”. Soddisfazione anche da parte della capogruppo in commissione Affari Sociali Simona Loizzo che ha evidenziato come l’approvazione servi a “potenziare le competenze digitali dei professionisti del SSN”, in linea con gli obiettivi del PNRR. “Vogliamo una sanità sempre più digitalizzata – ha affermato – per garantire accesso tempestivo alle cure e servizi più efficienti”.
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