Controlla la regione dove abiti, così da sapere se puoi accedere a qualche esenzione. Sebbene, magari, ti tocchi.
Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è uno strumento il quale consente ai cittadini italiani di accedere con un’unica identità, a numerosi servizi online della Pubblica Amministrazione, e di soggetti privati aderenti.
Infatti, grazie allo SPID è possibile svolgere comodamente da casa operazioni come la presentazione di domande, la consultazione di documenti ufficiali, la prenotazione di appuntamenti, o accedere a bonus e contributi.
Il sistema, poi, è appunto composto da credenziali personali (username e password), fornite da gestori autorizzati, e si articola su tre livelli di sicurezza, a seconda del tipo di servizio richiesto.
Dunque, lo SPID rappresenta un passo importante verso la digitalizzazione dei servizi pubblici. Semplificando il rapporto fra cittadini, imprese e amministrazioni, nel rispetto della privacy e della protezione dei dati personali.
Domande frequenti sull’esenzione
Ottenere l’esenzione dal ticket sanitario per reddito è un’esigenza comune, ma spesso accompagnata da dubbi. Ovvero: “La prima casa fa cumulo?”; e “Come si calcola il reddito complessivo?”. Confusione che nasce da differenze interpretative e normative, le quali variano da Regione a Regione. Così che, una sentenza della Commissione Tributaria Regionale Toscana (n. 499 del 2017), ha fornito quindi indicazioni importanti, ma non universali.
Non a caso, la sentenza toscana ruota intorno al “Redditometro”, lo strumento per determinare il reddito familiare ai fini dell’agevolazione. Avendo chiarito, in particolare, che il reddito derivante dalla prima casa non dev’esser incluso, nel calcolo complessivo. Sebbene si sia rilevato che l’interpretazione non è automaticamente estendibile al resto del territorio nazionale, in quanto le Regioni godono di autonomia normativa, su siffatte materie.
Diversità regionali, e limiti di reddito
Pertanto, ogni Regione può stabilire propri criteri per determinare il reddito utile all’esenzione. Mentre la normativa nazionale, fissa un limite indicativo a 36.152 euro annui (codice E01); quantunque il superamento non implichi, in ogni caso, l’esclusione, dato che entrano in gioco parametri locali e soglie fiscali differenti.
In conclusione, quindi, possiamo dire che la sentenza n. 499 non ha valore assoluto. Come che il reddito della prima casa è invece incluso, ma salvo diverse disposizioni regionali. A scanso di equivoci, e per non commettere errori, si consiglia comunque di consultare la normativa regionale, o un esperto legale o fiscale.
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