Bankitalia alle less significant: “Più controlli sulle Garanzie nei Prestiti alle imprese” – PLTV.it


30 Aprile 2025

Nonostante la graduale riduzione dal picco osservato durante il Covid, l’utilizzo delle garanzie pubbliche – erogate dal Fondo centrale di garanzia e da Sace per finanziare le imprese – rimane “notevolmente più elevato rispetto al periodo pre-pandemico“.

Emerge da un focus del primo Rapporto sulla stabilità finanziaria del 2025 della Banca d’Italia, sugli istituti cosiddetti “meno significativi”. Le verifiche degli intermediari hanno interessato un campione rappresentativo di esposizioni di circa il 10% (1,9 miliardi) dello stock di prestiti con garanzia statale segnalati dalle LSI in Anacredit a giugno 2024: il 19% presentava alcune anomalie riguardanti: 1) mancanza di una documentazione completa di supporto, sanabile mediante l’integrazione del fascicolo documentale; 2) modalità di assolvimento degli obblighi di antiriciclaggio non pienamente aderenti al quadro regolamentare; 3) valutazione inadeguata del merito di credito; 4) uso di fondi per finalità diversa da quella dichiarata dall’azienda beneficiaria. Tuttavia, le anomalie sono giudicate tali da non generare rischi residui significativi a loro carico o da richiedere incrementi delle rettifiche di valore.
Le banche meno significative sono state informate sugli esiti della rilevazione e “invitate a rafforzare il sistema di gestione e controllo a presidio dell’attività connessa con i prestiti con garanzia statale“.

In particolare è stata richiamata l’attenzione sui seguenti aspetti: (a) la presenza della garanzia non può costituire di per sé motivo per derogare agli standard di selezione e analisi del merito di credito dei clienti; (b) vanno assicurati presidi di antiriciclaggio robusti sia in fase di affidamento, specialmente alla nuova clientela, sia di monitoraggio; (c) devono essere rafforzati i presidi di controllo sull’intera filiera commerciale di erogazione, come la rete di agenti o mediatori; (d) va garantito il rispetto dei vincoli previsti dalle norme (ad esempio, i finanziamenti non possono essere utilizzati per estinguere altre esposizioni); (e) vanno attentamente considerate le indicazioni dell’Unità di informazione finanziaria per l’Italia sulla collaborazione attiva (segnalazione delle operazioni sospette) e sugli indicatori di anomalia.
Alle less significant è stato quindi richiesto di incorporare tutti i rischi nel processo interno di determinazione dell’adeguatezza patrimoniale per il 2025, e di svolgere verifiche per monitorare nel tempo l’attività nel comparto; in aggiunta, gli intermediari che presentano un’operatività fortemente incentrata sui prestiti garantiti devono verificare la sostenibilità del modello di business, anche in uno scenario di ridimensionamento del ricorso al supporto pubblico. In alcuni casi Bankitalia ha imposto già nel 2024 una richiesta di capitale aggiuntiva nell’ambito del secondo pilastro, per tenere conto del rischio residuo non coperto.

Bruno Giannattasio (Bankitalia): “Aumentano i Creditori con Merito basso, e viceversa”

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