Tempi certi sul aiuti e contributi. Chiede questo il presidente degli allevatori Giacomo Broch alla politica. “Le aziende zootecniche hanno bisogno di certezza quando si parla di remunerazione, ha detto.
Schietta la replica dell’assessora Zanotelli: “La remunerazione non può arrivare solo da aiuti e contributi”.
Bilancio comunque positivo quello del 2024. Valore della produzione, oltre 17 milioni di euro. Crescono i prezzi del latte e il valore dei capi di bestiame: presto per parlare di possibili effetti dei dazi statunitensi, e una buona prospettiva per il futuro nonostante il continuo calo delle aziende, con l’effetto di maggiori dimensioni e concentrazione di capi per azienda.
A soffrire di più ‘ la zootecnia di montagna, alle prese tra le altre cose con i grandi carnivori. E su questo, Broch punta diretto il dito sui cinghiali.
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