Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

La Bialetti ceduta al fondo cinese Nuo


Il controllo della Bialetti è stato ceduto al fondo Nuo, controllato dalla famiglia cinese Pao-Cheng, un passaggio di consegne che porterà al delisting. Per lo storico marchio dell’omino con i baffi – spiega Il Sole 24 Ore – si apre così un nuovo capitolo, il terzo, dopo l’avvio (e la costruzione del mito) nel distretto di Omegna e l’interregno, ventennale, sotto il controllo della famiglia Ranzoni, con la quotazione a Piazza Affari e il tentativo, fallito, di trasformare l’iconico brand in un gruppo multiprodotto.

Nel dettaglio, Nuo Octagon ha sottoscritto nelle ultime ore due contratti di compravendita per l’acquisto del 78,567% di Bialetti Industrie. Come si legge in una nota, a seguito del closing, atteso entro fine giugno, sarà promossa un’Opa sulle restanti azioni in circolazione, finalizzata al delisting, a un prezzo stimato non inferiore a 0,467 euro per azione.

Il primo contratto, con Bialetti Investimenti e Bialetti Holding (entrambe interamente detenute da Francesco Ranzoni, presidente di Bialetti Industrie), prevede l’acquisto del 59,002% per 47,334 milioni; un secondo contratto con Sculptor Ristretto Investment riguarda il 19,565% per 5,731 milioni.

Il valore economico effettivo del vendor loan stimato dall’acquirente risulta essere non inferiore a 13,3 milioni, che corrisponde a un valore implicito dell’acquisto delle partecipazioni in Bialetti non inferiore a 42,634 milioni. Assumendo questa valorizzazione, si ottiene la stima del prezzo per l’Opa.

L’accordo è parte di un più ampio piano di rifinanziamento dell’indebitamento, che avrà luogo tramite un finanziamento junior, per un massimo di 30 milioni, concesso da illimity Bank e Amco Asset Management Company, e un finanziamento senior di massimo 45 milioni, che sarà da parte di un pool guidato da Banco BPM, con BPER Banca e Banca Ifis, e che ricomprenderà una linea revolving, oltre a una possibile linea aggiuntiva a supporto del capitale circolante, fino a un massimo di ulteriori 5 milioni.

Al rifinanziamento contribuiranno apporti di equity da parte di Nuo Octagon per almeno 49,5 milioni totali, per effetto dei quali interverrà una riduzione significativa dell’indebitamento esistente del gruppo (pari a 81,9 milioni al 31 dicembre 2024).



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link