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Vadrucci incontra Fitto a Bruxelles


Il Presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci, a Bruxelles con una delegazione dell’Unioncamere, di cui è Vice Presidente Nazionale, nell’incontro con  Raffaele Fitto, Vice Presidente della Commissione Europea, per un ruolo più operativo delle Camera di Commercio in favore delle Piccole e Medie imprese italiane.

Un ruolo operativo per le Camera di Commercio italiane, come canale diretto tra il territorio e le istituzioni europee, soprattutto per piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto più diffuso del sistema industriale italiano. Di questo hanno parlato i componenti della delegazione di Unioncamere Nazionale, guidati dal Presidente Andrea Prete, che nei giorni scorsi hanno incontrato a Bruxelles il Vice Presidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto. Il sistema Camerale, peraltro, già opera come soggetto attuatore nell’ambito del PNRR e dei POR in settori come la digitalizzazione delle imprese, la formazione delle imprese e la transizione ecologica. Ma le Camere di Commercio possono costituire uno snodo importante per avvicinare le piccole e medie imprese ai programmi della UE attraverso sportelli dedicati e servizi di assistenza.

In particolare, il Presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci, nella sua veste di Vice Presidente Nazionale di Unioncamere, ha posto il problema della vicinanza territoriale ai problemi dell’economia locale “La nostra conoscenza delle esigenze dei territori in cui operiamo, soprattutto nel Mezzogiorno, – ha sottolineato il Presidente Vadrucci – ci consente di aggregare le istanze e di elaborare proposte progettuali che tengano conto della crescita complessiva del tessuto economico delle nostre comunità. Per questo abbiamo sottoposto all’on. Fitto un ruolo più diretto delle Camere di Commercio, finalizzato ad agevolare le imprese a concretizzare le loro aspettative attraverso le norme della UE, magari promuovendo partenariati tra istituzioni pubbliche e aziende private in settori particolarmente importanti come la transizione energetica, che rimane fondamentale per le imprese del territorio in termini di costi e di innovazione tecnologica, l’innovazione e la rigenerazione urbana. La presenza, negli organismi direttivi delle nostre Camera di Commercio, delle Associazioni di categoria, ci permette, infatti, di raccogliere le istanze che più interessano il mondo economico nel quale operiamo, aiutandole a trovare uno sbocco tra le norme europee che stanziano i finanziamenti. Il tutto sotto il coordinamento di Unioncamere che già in passato ha svolto un ruolo operativo in questo importante settore per aiutare l’ammodernamento dell’apparato industriale italiano e una migliore risposta dello stesso alle sollecitazioni normative della Commissione Europea”.

 





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