“Il provvedimento interviene sulle due colonne più in difficoltà”


Misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese. In materia di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte e il rafforzamento delle sanzioni, un nuovo decreto energia è stato approvato mercoledì 16, alla Camera dei deputati. 

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In particolare, il decreto “dispone per il 2025 il riconoscimento di un contributo straordinario di 200 euro sulle forniture di energia elettrica per i clienti domestici con Isee fino a 25mila euro, ossia per circa 8 milioni di nuclei familiari con un impatto complessivo di 1,6 miliardi. Per la fornitura di energia elettrica ai clienti vulnerabili si prevede anche uno slittamento del servizio di vulnerabilità non prima della fine del mercato a tutele graduali (31 marzo 2027)”. 

Fondo per la transizione energetica

Prevista inoltre “l’impignorabilità – a determinate condizioni – degli immobili di proprietà dei soggetti vulnerabili in caso di mancato pagamento di bollette energetiche condominiali. Nell’ambito delle imprese si dispone la destinazione per il 2025 di 600 milioni sul ‘Fondo per la transizione energetica nel settore industriale’. Disposta anche una agevolazione per la fornitura di energia elettrica per imprese in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 1,6 chilowatt, rappresentata dall’azzeramento per un semestre della parte della componente Asos (Oneri generali di sistema a sostegno delle energie da fonti rinnovabili), provvedimento stimato in circa 800 milioni”. 

L’eventuale “maggior gettito Iva derivante dall’aumento del prezzo del gas viene destinato a misure di sostegno per le famiglie e per le microimprese vulnerabili. Agevolazioni anche per Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e per impianti sportivi. Incremento, inoltre, delle misure per aumentare la trasparenza e la confrontabilità delle offerte di energia elettrica e di gas ai clienti finali domestici sul mercato libero”.

Famiglie e imprese

Nel merito, il deputato di Fratelli d’Italia Mauro Malaguti, ha evidenziato che “purtroppo, l’elevato costo dell’energia nel nostro Paese, aggravato dalla guerra in Ucraina, sconta scelte sbagliate e continui ritardi, probabilmente come quella sul nucleare e certamente come quella della politica dei ‘no’, fatta per assecondare tutti e finita per penalizzare tutti. No ai termovalorizzatori, ai gasdotti, ai biogas, tutti contagiati dalla sindrome del Nimby (Not in my back yard) ossia, fatelo dove volete ma non vicino a casa mia. Ignorando che la nostra casa è anche il nostro stesso Paese”. 

Il parlamentare ha concluso che “quando si sceglie di dipendere dagli altri gli spazi di manovra sono ridotti. Questo provvedimento magari non sarà la soluzione totale al problema italiano dei costi energetici, ma interviene sulle due colonne più in difficoltà nella nostra società, famiglie a basso reddito (1,6 miliardi) e imprese (1,4 miliardi). Per il resto occorrerà una coscienza collettiva diversa nelle scelte future in tema di energia”.



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