Come richiedere la rettifica ATECO 2025


Dal 1° aprile 2025 qualcosa è cambiato. E molti imprenditori forse non ci hanno fatto nemmeno troppo caso. Il codice ATECO delle imprese italiane, quello che racconta cosa fanno, è stato aggiornato in automatico con l’entrata in vigore della nuova classificazione ATECO 2025.

Un cambiamento silenzioso, ma importante. Perché dietro a quei numeri e lettere non si nasconde una semplice sigla burocratica. C’è l’identità di ogni azienda: ciò che produce, come opera e in che settore si muove. E hanno un valore non solo statistico, ma anche contributivo e operativo.

La Camera di Commercio ha già fatto il primo passo. Ha riclassificato in automatico le imprese che ne avevano bisogno secondo la nuova struttura definita da ISTAT, che prende il posto del vecchio sistema ATECO 2007/2022. Ma in molti casi, un codice precedente può corrispondere a più codici nuovi.

È proprio in queste situazioni che entra in gioco la rettifica. Ora esiste una possibilità concreta: se il codice assegnato non rappresenta in modo preciso l’attività svolta, il titolare dell’impresa, il legale rappresentante o un socio, possono modificarlo online scegliendo quello più adeguato.

E lo si può fare gratuitamente, a partire dal 15 aprile e fino al 30 novembre, collegandosi al sito rettificaateco.registroimprese.it.

Come accedere al servizio

Il servizio si chiama “Rettifica ATECO 2025” ed è stato pensato per restituire precisione alla rappresentazione delle attività economiche. Permette alle imprese di scegliere la descrizione più fedele alla propria realtà. È disponibile solo per le imprese già riclassificate, con domicilio digitale attivo e attività dichiarata.

login rettifica codice ateco 2025

L’accesso avviene tramite SPID, CIE o CNS. Possono farlo il titolare o il legale rappresentante. In alternativa, è possibile delegare un’altra persona, anche un socio o un amministratore. In ogni caso, la richiesta dovrà essere firmata digitalmente da chi ha poteri di rappresentanza.

dashboard rettifica atecodashboard rettifica ateco

Una volta dentro, la dashboard chiede di selezionare l’impresa (una o più) sulle quali si vuole fare la verifica o chiedere la rettifica. Basta selezionare e cliccare su Prosegui. In alternativa si può anche cercare un’impresa passando alla tab Ricerca impresa.

rettifica codice ateco infocamererettifica codice ateco infocamere

La schermata successiva è quella operativa. Se l’impresa è effettivamente stata oggetto di una rettifica automatica, la pagina mette a confronto il (o i) codice ATECO precedenti con quelli aggiornati alla classificazione 2025. Per effettuare un cambiamento basta cliccare sulla matita nella colonna azioni e selezionare un codice ATECO alternativo dal popup che appare.

Dal pulsante di anteprima è necessario controllare i cambiamenti apportati prima di proseguire. Non resta che inserire un indirizzo email dove ricevere conferma della rettifica (opzionale, dato l’indirizzo PEC è già inserito di default) e accettare le condizioni inserite nella Presa d’atto.

Cosa succede con la rettifica

Non si tratta di un’operazione qualunque. La rettifica aggiorna la visura del Registro Imprese. Cambia ufficialmente il modo in cui un’attività è classificata. E la scelta è unica, non si può modificare due volte, perciò è importante valutare con attenzione come muoversi anche previo consiglio di un commercialista.

Un altro aspetto da tenere presente riguarda l’Anagrafe Tributaria. La rettifica aggiorna il codice nel Registro Imprese, ma non lo modifica nella banca dati dell’Agenzia delle Entrate. Per allineare anche quel dato, serve una Comunicazione Unica, da presentare con l’apposito modello fiscale.

Chi può richiedere la modifica

Non tutte le imprese possono rettificare uno o più codici. Il sistema mostra solo le localizzazioni in cui è prevista una “corrispondenza multipla”, cioè i casi in cui il vecchio codice ATECO può tradursi in più di una voce nella nuova classificazione.

L’app impresa.italia.it invia una notifica non appena viene assegnato il nuovo codice. Chi ha scaricato l’applicazione sullo smartphone sa già se le propria attività è stata riclassificata o meno. Altrimenti, collegandosi su rettificaateco.registroimprese.it, è possibile controllare se la Camera di Commercio ha apportato modifiche automatiche, e nel caso proporre una variante.

Se la corrispondenza è univoca, il codice rimane quello assegnato in automatico e non è prevista alcuna modifica.

Se invece è possibile variare il codice in visura, possono fare il passaggio titolare, socio o legale rappresentante dell’impresa con le modalità online mostrate in alto, senza firma digitale. Anche soggetti terzi possono chiedere la rettifica, ma in questo caso la richiesta deve essere firmata digitalmente (firma Cades p7m) da un titolare o legale rappresentante dell’impresa.



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