TIM e Boost BidCo, veicolo controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e partecipato da Retelit, hanno firmato l’accordo per la cessione di Sparkle sulla base dell’offerta approvata dal Consiglio di Amministrazione di TIM lo scorso 12 febbraio, che aveva preventivamente ricevuto il parere favorevole del comitato parti correlate (ne avevamo parlato qui).
GLI ADVISOR
Vitale, con un team composto da Orlando Barucci, Francesco Garbin, Vito Morgese, Alfredo Iervolino e Gabriele Iovene, ha agito in qualità di advisor di TIM nella firma dell’accordo.
MEF è stato assistito da UBS – con un team composto dal country head e capo Investment Banking Riccardo Mulone oltre a Guido Colonetti, managing director, Antonio Pirisi e Paolo Drusian – e da Colombo Advisory con un team composto da Paolo Andrea Colombo (founding partner), Nicola Zambianchi (partner), Cesare Cianciaruso (vice president) e Leonardo Bonivento (analyst).
PwC ha supportato Boost Bidco con attività di due diligence finanziaria guidata da Giuseppe Rana, Marie Emmanuelle Bamas, Roberta Riva, servizi SPA con Vincenzo di Fani e Giorgia Galleni, carve out due diligence con Raffaele Cestari e Michele Biscaglia, due diligence fiscale con Marco Vozzi e Serena Scalabrini, due diligence legale, supporto all’MSA e taluni temi antitrust, con Andrea Lensi, Francesca Isgro’, Paola Furiosi, Luigi Nascimbene, Daniele Landi.
Nella foto, da sinistra: Orlando Barucci, Guido Colonetti, Riccardo Mulone e Paolo Andrea Colombo.
I DETTAGLI
L’accordo, la cui valutazione è stata realizzata seguendo la disciplina prevista per le operazioni con parti correlate, determina l’enterprise value di Sparkle in 700 milioni di euro. Il prezzo per la cessione sarà pari all’enterprise value, rettificato sulla base del valore dell’indebitamento netto e del capitale circolante di Sparkle al closing. L’accordo prevede un’eventuale rettifica del prezzo, qualora non vengano raggiunti taluni obiettivi relativi all’EBITDA 2025 di Sparkle. Il perfezionamento dell’operazione è atteso entro l’ultimo trimestre del 2025, una volta completate le attività propedeutiche, tra cui l’ottenimento delle autorizzazioni Antitrust e in materia di Golden Power.
L’accordo prevede infine la sottoscrizione al closing tra TIM e Sparkle di un contratto volto a regolare i servizi che saranno prestati reciprocamente tra le società successivamente al closing.
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