Eccellenze manifatturiere d’Italia. Yachline star al Salone del Mobile


Il design come cifra comune per sviluppare filiere trasversali è stato al centro dell’appuntamento annuale di Intesa San Paolo al Salone del Mobile di Milano, durante il quale si è parlato di export, flessibilità della produzione e adattabilità della manifattura italiana ai cambiamenti dei mercati nel talk “Eccellenze manifatturiere e Italian Style nel mondo – Esperienze a confronto per la crescita sui mercati internazionali” con Anna Roscio, executive director sales & maketing imprese della Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo e importanti piccole e medie imprese italiane come Yachtline1618 di Bientina, che opera nel settore della nautica come azienda leader a livello mondiale nella produzione di arredi per mega e giga yachts e nella costruzione d’interni per dimore di prestigio e ville esclusive. L’azienda produce negli stabilimenti di Bientina, Lugnano, Vicopisano e Genova e ha un fatturato di oltre 76 milioni di euro e più di 200 dipendenti. Secondo Roscio “il design rappresenta per il Made in Italy il filo conduttore che unisce creatività e innovazione, oltre a far interagire le diverse filiere dell’italian style con un significativo potenziale per lo sviluppo in nuovi settori e geografie: qualità e unicità devono essere supportate da strategie di investimenti attente a innovazione e crescita internazionale, obiettivi che Intesa Sanpaolo supporta con finanziamenti, formazione e valorizzazione per startup e piccole e medie imprese, accompagnandole in percorsi di crescita economica e industriale”. Del resto, uno studio di Intesa San Paolo sulle prospettive delle filiere del Made in Italy rivela che “a fare da traino sarà soprattutto la fascia alta della gamma produttiva: la quota di mercato italiana sui prodotti a elevato prezzo è pari all’11,2%, rispetto ad una quota del 4,6% sui prodotti a prezzi medi e bassi”. E l’azienda nautica bientinese sta proprio nella fascia dell’alta gamma di prodotto che fa da locomotiva di tutte le filiere produttive italiane, aggiunge lo studio, “dove si tramandano know-how e competenze artigianali, coniugate con l’elevato livello estetico delle produzioni di design dimensionale e passaggio generazionale”.



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