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Energia nucleare, il governo pronto a investire 200 milioni di euro su Newcleo e l’ex centrale del lago Brasimone: «Lì la tecnologia con piombo liquido»


di

Stefano Buono, «l’Elon Musk italiano e mister 4 miliardi», ha investito sulla startup che ora entra nei piani del governo: il possibile ruolo di Cassa depositi e prestiti e della newco Enel-Leonardo-Ansaldo per arrivare al 10%

Il governo spinge sul nucleare di nuova generazione, in particolare su quello all’ex centrale Enea del Brasimone. Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e il responsabile dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nei mesi scorsi avevano visitato la centrale del Bolognese nella quale opera la start-up Newcleo guidata dal Mr. «4 miliardi» Stefano Buono che lì ha investito 90 milioni e occupa circa 90 ricercatori. 

Il governo punta sull’energia nucleare e Newcleo

I dettagli, scrive l’agenzia Ansa, sono da definire ma lo Stato starebbe valutando di investire entro la primavera 200 milioni di euro nell’azienda, attraverso una o più società controllate, fino ad arrivare al 10% del capitale. L’ingresso dello Stato potrebbe avvenire attraverso un aumento di capitale. Probabilmente attraverso una partecipata: si è parlato di Cassa depositi e prestiti, ma si fanno anche i nomi della newco pubblica sul nucleare formata da Enel, Leonardo ed Ansaldo e di altri gruppi energetici nazionali.




















































Urso e Pichetto Fratin «hanno confermato la piena convergenza sull’interesse strategico del governo affinché l’Italia partecipi attivamente alla realizzazione di tecnologie innovative nel settore, con una particolare attenzione ai progetti promossi da Newcleo, realtà italiana leader nella progettazione di reattori di terza generazione avanzata e quarta generazione», recita la nota dei due ministeri.

Stefano Buono «l’Elon Musk italiano» e il centro del Brasimone

Al Brasimone, come ha raccontato Buono al Corriere di Bologna, si lavora sul piombo liquido. Il progetto più rilevante è Precursor, un reattore non nucleare da 10 megawatt elettrici che entrerà in funzione nel 2026 per simulare il funzionamento dei reattori che verranno realizzati in Francia a partire dal 2031. Il prototipo si potrà visitare. Buono ha anche annunciato una collaborazione con il settore della ceramica. Il distretto emiliano alle prese con i costi sempre più proibitivi dell’energia sta valutando la possibilità di utilizzare la tecnologia della start-up.

Dal canto suo il governo, continua la nota dei due ministri, «intende sostenere concretamente il rafforzamento della filiera industriale nazionale dedicata all’energia nucleare innovativa, riconoscendone l’importanza fondamentale per garantire sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e competitività tecnologica del Paese». L’esecutivo ha approvato il disegno di legge che definisce un nuovo quadro normativo per l’energia nucleare e definisce il percorso per la creazione di un ente regolatorio. La società guidata da Buono, nel 2024, ha realizzato un fatturato di 50 milioni, oltre 537 milioni raccolti in finanziamenti privati e 1.100 dipendenti (di cui 450 in Italia). 

La nuova tecnologia con il piombo liquido e chi potrebbe investire

La società conta 760 azionisti, tra cui investitori istituzionali e privati, che rappresentano circa 1.500 individui e imprese di cui circa il 90% italiani. Con una nota, il board ha espresso «vivo apprezzamento per l’interesse strategico e il sostegno del governo italiano nei confronti dell’azienda, riflesso nella dichiarazione dei ministri Urso e Pichetto». 

La tecnologia, assicura la compagnia, garantisce «un nucleare sostenibile che ricicla le scorie (quelle esistenti garantirebbero centinaia di anni di autonomia energetica all’intera Europa) e punta ad eliminarle chiudendo il ciclo del combustibile». In questo contesto, Newcleo «è al servizio dell’Europa per assicurarle un futuro energetico indipendente, decarbonizzato e competitivo a vantaggio di cittadini e imprese e siamo contenti che il governo voglia consolidare una posizione di rilievo italiana in questo settore attraverso il sostegno concreto alla nostra azienda».

1 aprile 2025



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