Truffa su un immobile con il Superbonus a Spilinga, il pm chiede due rinvii a giudizio


La Procura tira le somme su un’inchiesta avviata dalla Guardia di finanza ed esercita l’azione penale nei confronti di un architetto e un intermediario finanziario

Concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Con questa accusa il pm, Ciro Luca Lotoro, ha chiesto al gup del Tribunale di Vibo Valentia, Roberta Ricotta, il rinvio a giudizio di Michelangelo D’Andrea, 48 anni, di Sant’Antimo (Na), e di Gianluca Biondi, 56 anni, di Napoli. L’architetto Michelagelo D’Andrea è accusato di aver attestato “mendacemente l’avvenuta del 40% dei lavori su un immobile sito a Spilinga in contrada Contura, consentendo con raggiri e artifici al Consorzio Sgai di ottenere illecitamente il credito di imposta pari a 68.297,00 euro relativo al Superbonus 110%”. Tale contestata condotta avrebbe provocato allo Stato un danno (dello stesso importo di 68.297,00 euro) poiché per la Procura nessun lavoro è stato effettivamente realizzato in relazione all’immobile da ristrutturare. Gianluca Biondi è invece chiamato a rispondere del reato di truffa aggravata in qualità di intermediario finanziario che avrebbe apposto il visto di conformità in relazione a lavori mai realizzati, consentendo così anche lui al Consorzio Sgai – secondo la tesi accusatoria – di ottenere un illecito profitto pari ad euro 68.297,00 inerente al Superbonus statale del 110%. I fatti al centro delle contestazioni si sarebbero verificati a Spilinga il 2 aprile 2024. Parte offesa nel procedimento penale viene indicato Teodoro Pugliese, nativo di Spilinga ma residente a Nicotera. L’indagato Michelangelo D’Andrea è difeso dall’avvocato Nicola Sabatino, mentre Gianluca Biondi è assistito dall’avvocato Antonio Barilaro. Le indagini sono state svolte dalla guardia di Finanza di Vibo Valentia. Il gup, Roberta Ricotta, ha fissato l’udienza preliminare per il 14 maggio prossimo.





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