Le condizioni del critico d’arte ricoverato in seguito a depressione sarebbero davvero gravi e critiche
Vittorio Sgarbi sta male. A svelare quali sono le condizioni di salute del critico d’arte di 72 anni è Evelina, la figlia di 25 anni. Sgarbi da giorni si trova ricoverato in ospedale: lei è andata a trovarlo, anche se erano mesi che non riusciva a parlargli. Ha definito la sua situazione drammatica, visto che il padre è dimagrito molto ed è invecchiato improvvisamente. Non parla, vive in modo isolato ed è quasi catatonico. Già in passato l’ex sottosegretario alla Cultura aveva parlato della sua depressione, definendola “una condizione morale e fisica che non posso evitare. Come abbiamo il corpo, così esistono anche le ombre della mente, dei pensieri, fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare”.
le condizioni di salute di vittorio sgarbi
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Vittorio Sgarbi è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una grave depressione. La figlia Evelina, già in occasione di una sua partecipazione a La volta Buona, aveva raccontato quali fossero le condizioni di salute di suo padre: “Sta molto male, non pensavo fosse così grave la situazione. Mi ha un po’ scosso vederlo così… Tutti conosciamo la sua vitalità. È stato abbastanza pesante”, aveva spiegato nel salotto di Caterina Balivo.
“Era da novembre che non lo vedevo. A Natale ho lavorato. Volevo andare a trovarlo a Capodanno, ma non c’è stato modo di mettersi in contatto con lui perché è da mesi che non risponde più al telefono”. La figlia ha detto che suo padre “non mangia, non parla, non risponde al telefono. A volte, semplicemente, si chiude. Mia sorella è andata a trovarlo, mio fratello no”.
sgarbi “dimagrito, invecchiato e muto”
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In un’intervista di Monica Macchioni su Il Graffio, Evelina ha raccontato di aver notato già qualcosa di strano a settembre scorso: “Le prime nuvole già cominciavano a comparire sul suo volto, era già molto dimagrito ma parlava e mangiava ancora autonomamente… L’ho rivisto a novembre trasfigurato, dimagrito tantissimo, molto stanco. Mi son chiesta: perché non viene ancora fatto qualcosa di decisivo e importante per la sua salute?”.
Dopo mesi nei quali ha cercato di contattarlo e vederlo, finalmente adesso è riuscita ad andare al Gemelli di Roma per vederlo: “La situazione è veramente drammatica. Molto peggio di quanto avevo letto e mi aspettassi”, ha spiegato, dicendo di aver “trovato una desolazione, una solitudine profonda che non riuscivo ad attribuire a mio padre. Dimagrito in modo quasi irrecuperabile, terribilmente invecchiato, muto. Sembrava avesse cento anni”. Il 72enne sarebbe, ormai, “isolato, quasi in stato catatonico. Lui, Vittorio Sgarbi, amato od odiato, sempre così attivo, presente ed efficace in tutti i domini della vita pubblica e sociale. Credo che sia necessario farlo seguire in una apposita struttura, specializzata in psichiatria. Senza un intervento decisivo non può guarire e, da figlia, fatico ad accettarlo”.
Evelina ha anche spiegato che “non è sicuramente stato un padre molto presente, sempre circondato, quasi assediato, da persone. Non sono mai riuscita ad incontrarlo da sola. Sempre gente attorno. E mi chiedo oggi: alla fine è stato protetto o, piuttosto isolato? Questa sua condizione, decisamente inaspettata, mi ha colto di sorpresa e mi ha decisamente turbata, ma io per lui ci sono e ci sarò per aiutarlo a tirare fuori quella forza che sento che lui, nonostante tutto, possiede ancora”.
La Gazzetta dello Sport
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