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di Enza Maria Agrusa
Lunedi mattina il Presidente delle Regione siciliana Renato Schifani, farà il punto della situazione sul PNNR e sul Pnc ( Piano nazionale complementare) con gli assessori e i burocrati di Palazzo d’Orleans. La Sicilia, infatti, è in forte ritardo nell’utilizzo dei fondi con appena il 13% delle risorse impiegate e con il oncreto rischio di dover restituire miliardi di euro se il restante 87% non verrà speso entro il 2026.” La regione siciliana ha ricevuto complessivamente 11,7 miliardi di euro, pari al 9,5% del totale nazionale. Queste risorse sono destinate a settori strategici come sanità, digitalizzazione, infrastrutture, lavoro e inclusione sociale, ma i ritardi burocratici rischiano di trasformare un’opportunità storica in un clamoroso fallimento. E più precisamente:
• Sanità: Nonostante 1,1 miliardi di euro stanziati, il PNRR non ha ancora portato il rafforzamento necessario per ospedali, case di comunità e servizi territoriali. Il personale sanitario continua a lavorare in condizioni precarie e con carenze strutturali gravi. Non decolla il fascicolo sanitario elettronico.
• Infrastrutture e trasporti: I ritardi nei progetti ferroviari e stradali penalizzano la mobilità dei cittadini e dei lavoratori. Su 22 progetti ferroviari, 15 hanno un avanzamento inferiore al 5%, con un impatto drammatico sull’occupazione nel settore.
• Transizione ecologica e digitalizzazione: Il mancato utilizzo dei fondi per innovazione e sostenibilità rallenta la crescita delle imprese e impedisce la creazione di posti di lavoro qualificati.
La riunione di lunedi dovrebbe dare un impulso ai progetti in cantiere partendo innanzitutto occorre dallo snellimento della burocrazia al fine di dare una concreta realizzazione dei progetti stessi garantendone tempi certi. L’obiettivo del governo è anche quello di rafforzare la macchina amministrativa, con assunzioni mirate di tecnici e personale qualificato negli enti locali. In questo quadro è necessario coinvolgere le parti sociali, affinché il PNRR non diventi solo un insieme di numeri, ma un reale strumento di crescita per i lavoratori; istituire, infine, un piano di monitoraggio trasparente, per evitare sprechi e ritardi.
La convocazione urgente di assessori e dirigenti da parte del presidente della Regione, Renato Schifani, conferma, pertanto le serie difficoltà di gestione dei fondi e l’urgenza di un’azione concreta per sbloccare i progetti che rimangono al momento solo sulla carta. La segretaria generale della regione Margherita Rizzo ha infatti da tempo denunciati i ritardi nell’implementazione della piattaforma Regis e gli scostamenti contabili tra i sistemi di gestione e una bassa percentuale di spesa.
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