Polizza contro le calamità: “Necessaria una proroga”


Tra una settimana, a partire dal 31 marzo, tutte le imprese saranno obbligate a stipulare un’assicurazione contro i danni da eventi catastrofali. Fdi ha proposto un emendamento per far slittare di sette mesi l’obbligo. Anche Cna e Confartigianato hanno sollecitato la premier Giorgia Meloni a prorogare l’entrata in vigore di questa normativa, per dare alle aziende la possibilità di essere formate e informate, per permettere loro di “fare scelte consapevoli in tempi ragionevoli e sostenibili, valutando le offerte sul mercato e i relativi costi”. Le polizze dovranno coprire i danni diretti ai beni aziendali – fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali, oltre ai terreni – causati da terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. “Abbiamo inviato una lettera alla presidente del Consiglio per evidenziare le difficoltà che comporta il termine del 31 marzo – spiega Ivan Ruggeri, responsabile dei servizi di Cna Macerata –. L’emanazione tardiva del regolamento attuativo, avvenuta solo a fine febbraio, ha reso la tempistica inadeguata rispetto all’ampiezza dell’operazione”. Ruggeri inoltre evidenzia che la norma non chiarisce le eventuali sanzioni per chi non si assicura. L’unica certezza è che la mancata stipula della polizza sarà considerata nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni finanziarie pubbliche, incluse quelle per eventi calamitosi. Resta però da capire se l’inadempimento comporterà l’esclusione totale da tali misure o solo una riduzione del beneficio.

Le imprese della provincia non si dicono contrarie all’obbligatorietà della polizza catastrofale in sé, nonostante comporti un’ulteriore spesa, ma chiedono più tempo. “Sono stata sempre assicurata – afferma Anna Maria Dichiara, titolare delle “Spose di Francesca“, azienda specializzata in abiti da sposa e cerimonia a Civitanova – anche perché ho un locale nel seminterrato e con gli allagamenti posso avere danni. Il mio è un prodotto sensibile all’acqua. Ho sempre avuto un’assicurazione e ne ho anche usufruito. Quindi ci credo; quando accadono questi disastri, se un’azienda non è preparata ad affrontare spese aggiuntive diventa un problema. È vero che si tratta di un costo in più per noi imprenditori, ma a lungo termine può rappresentare un paracadute, una protezione”. Sottolinea però che, per la complessità della normativa e per i tempi ristretti per l’adeguamento, servirebbe una proroga del termine fissato a fine mese: “Ci sono tante compagnie assicurative e bisogna scegliere nel modo giusto l’offerta più idonea e conveniente”. Tra l’altro gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti; non si tratta più di eventi eccezionali, ma di rischi concreti che colpiscono cittadini, imprese e istituzioni.

Anche Gianni Bernacchini, uno dei due proprietari di Edilvetri a Corridonia, confida in una proroga: “La compagnia di assicurazione a cui mi sono rivolto non sa ancora i costi. Io ero già coperto per tutto, tranne che per il terremoto. La polizza catastrofale è una spesa in più, ma essendo stata introdotta per legge non abbiamo alternative e, francamente, credo sia anche una cosa abbastanza sensata. Ci troviamo in una zona sismica”.

Lucia Gentili



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