Già docente universitario, attento studioso dei fenomeni economici, e autore di numerosi saggi, l’economista abruzzese è responsabile della componente relativa all’internazionalizzazione nel progetto promosso da “Casa Abruzzo” e sostenuto dal presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo e dall’Ambasciata d’Italia in Spagna
MADRID – “L’Abruzzo, forse non tutti lo sanno, è una regione fortemente industrializzata. È la settima regione d’Italia come tasso d’industrializzazione. Esporta moltissimo, circa dieci miliardi di euro l’anno. È una cifra importante, il doppio di tutto il mezzogiorno”. Giuseppe Mauro è un autorevole studioso dei fenomeni economici. Già docente di Politica Economica presso l’Università Chieti-Pescara, è autore di numerosi saggi che spaziano dall’intermediazione finanziaria all’evoluzione dell’Unione Europea, dallo sviluppo economico dell’Abruzzo al sistema monetario.
ll professore Mauro è stato recentemente a Madrid per rappresentare il presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, nell’evento organizzato per celebrare il primo anno di vita dell’associazione regionale “Casa Abruzzo”. È stato un appuntamento importante, quello svoltosi presso il Consolato Generale d’Italia a Madrid. Vi hanno assistito la Direttrice Generale delle Politiche Turistiche e Segretaria di Stato del Turismo di Spagna, Ana Muñoz Llabrés; il Ministro Consigliere Benedetto Giuntini, in rappresentanza dell’Ambasciatore Giuseppe Buccino; il Console Generale a Madrid, Spartaco Caldararo; il Console Giacomo Grandesso; il presidente del Comites, Andrea Lazzari; il Direttore dell’ICE Madrid, Giovanni Bifulco; il presidente della Camera di Commercio Italiana per la Spagna, Marco Pizzi, accompagnato dalla Segretaria Generale, Michela dell’Acqua; il Direttore Generale dell’associazione Settimo Senso, Arianna Di Tomasso; il consigliere comunale della Città di Pescara, Giuseppe Bruno.
Nel corso della serata, il presidente del sodalizio abruzzese, Maurizio Di Ubaldo, ha colto l’occasione non solo per sottolineare che l’Abruzzo sarà la regione ospite d’onore alla celebrazione della Festa della Repubblica presso la nostra Ambasciata, ma anche per annunciare un progetto d’ampio respiro volto a promuovere l’Abruzzo in Spagna; un progetto che ha ricevuto l’immediato sostegno del presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo e dell’Ambasciata d’Italia in Spagna e del quale Giuseppe Mauro è responsabile per quanto riguarda la componente relativa all’internazionalizzazione. Sollecitato dalla “Voce”, Mauro ha spiegato che il suo ruolo, nella sostanza, sarà quello di “curare elementi di collaborazione tra le imprese abruzzesi che vengono in Spagna e il mondo produttivo locale”.
– Per esempio – precisa – c’è la volontà di far incontrare i tour-operator abruzzesi con quelli spagnoli affinché possano individuare elementi e potenzialità che permettano loro di stringere rapporti di collaborazione profondi, molto più intensi di quelli attuali.
Mauro fa notare che si è registrata “un’intensificazione dei voli dalla Spagna verso l’Abruzzo e viceversa”. Considera che “portare turisti spagnoli in Abruzzo è fondamentale”.
– Per quanto riguarda il turismo – aggiunge –, da quello che mi risulta il saldo tra Italia e Spagna è negativo. Per quanto riguarda, invece, l’aspetto industriale, l’Abruzzo è una regione molto sviluppata.
-In quali settori?
– Ve ne sono alcuni privilegiati – commenta –. Il settore “principe” è l’automotive. Quindi, i mezzi di trasporto e la componentistica. Poi, c’è il farmaceutico nel quale la nostra regione è molto forte. Segue il comparto agroalimentare, composto in gran parte da pasta e vini. La Spagna – prosegue – è al quarto posto in materia di rapporti commerciali con l’Abruzzo. In vetta alla classifica ci sono gli Stati Uniti, seguiti da Germania, Francia e, poi, Spagna.
– Quindi esistono già rapporti consolidati.
– Sì, ma vanno approfonditi. L’obiettivo è intensificare la conoscenza delle aziende che desiderano venire in Spagna a realizzare progetti di crescita. E, in contemporanea, creare stimoli alle aziende spagnole che mostrano interesse a operare in Italia, in Abruzzo.
– Avete identificato qualche settore in particolare?
La risposta è immediata: pasta e vino. E subito precisa:
– La pasta, soprattutto, è un settore che sta crescendo. Il nostro obiettivo è mettere insieme, da un lato i grandi produttori, come per esempio De Cecco; e dall’altro, i pastifici di nicchia che esportano tantissimo. In Abruzzo, per tradizione, ce ne sono molti. Si distinguono perché producono una pasta particolare: pasta al limone, pasta allo zafferano, pasta al peperoncino… sono tipologie di pasta che, all’estero, sono molto apprezzate.
– Sono nicchie di mercato che si rivolgono a un consumatore non solo dai gusti esigenti ma anche con un buon potere economico.
– Sono prodotti dal costo elevato – ammette –; prodotti di nicchia, appunto, e non di massa.
Un mercato difficile
Un mercato difficile. Chi si reca in qualunque supermarket se ne rende conto immediatamente: l’agroalimentare di massa in Spagna è ben coperto dai produttori locali. Nel caso dei vini e degli oli, poi, c’è anche un’abbondante produzione di nicchia. Lo facciamo notare a Mauro che precisa convinto:
– È un mondo che deve crescere e che offre ancora tante opportunità. Deve essere opportunamente stimolato. Credo che il progetto di “Casa Abruzzo” sia molto interessante. La Regione, il presidente Sospiri, sono molto impegnati su questo versante. Si vuole coinvolgere le grandi aziende, alla guida del progetto, ma anche le medie e le piccole. Queste ultime sono radicate nel territorio, quindi rappresentano la nostra realtà.
– E sono un importante veicolo di lavoro per la mano d’opera locale.
– Esatto – coincide –. Hanno un valore aggiunto. Il progetto, se si riesce a realizzare, rappresenterà un punto di forza per le aziende e creerà nuove opportunità per i produttori locali.
Joint-Venture, matrimoni di convenienza
Quando si parla di mercato estero si pensa immediatamente all’export. L’immagine che ci viene in mente è quella degli immensi “container” caricati sulle navi, sui “cargo” che solcano il cielo e i treni che trasportano merci. In un mondo globalizzato le distanze non esistono. Ma il mercato internazionale vuol dire anche alleanze strategiche tra aziende, fusioni, accordi. È per questo che chiediamo se nel progetto, almeno nell’ambito dell’internazionalizzazione che è di sua competenza, è prevista la figura della “Joint-Venture”. Se è prevista la possibilità di accordi di cooperazione tra aziende abruzzesi e spagnole. Insomma, se c’è spazio per i “matrimoni di convenienza”
– Secondo il mio punto di vista – ci dice – è un aspetto che va esplorato: sia per quanto riguarda le “joint-ventures” sia per quanto riguarda la possibilità di operare congiuntamente. Questo è un progetto in itinere che dovrebbe concludersi ad ottobre. Secondo me, è molto interessante.
A questo punto il pensiero va alla nostra comunità che cresce in maniera esponenziale. In che modo gli italiani in Spagna possono avere un ruolo all’interno di questo progetto?
– Hanno un ruolo fondamentale – afferma –. Non solo nel processo di conoscenza dei prodotti abruzzesi, ma anche come elemento di diffusione, elemento pulsante dell’Abruzzo.
Mauro Bafile
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