“Visioni dal futuro” è il titolo di una raccolta di romanzi in unico volume di Philip K. Dick. È stato il primo collegamento che mi è venuto in mente quando mi è stata raccontata la storia del Comune di Lioni. Si parla di una visione a lungo termine che proietta l’immagine della città oltre i limiti conosciuti, proprio come accade nei mondi anticipati da Dick.
‘Borgo 4.0 Lioni Smart Land’ è il primo dei due progetti per cui Lioni ha ottenuto un cofinanziamento di 2 milioni di euro, rientrante nella linea di azione dell’Asse ICT e Agenda Digitale del POR Campania FESR 2014-2020. Il secondo riguarda la riqualificazione delle infrastrutture urbane, mirata a renderle idonee allo sviluppo di nuovi modelli di mobilità sostenibile e sicura, per il quale ha ottenuto un cofinanziamento di 1.698.000 euro, a valere sulla linea di azione Asse Trasporti del POR Campania FESR 2014-2020.
Un importo totale di circa 4 milioni di euro, finalizzati alla realizzazione di un laboratorio a cielo aperto. Sensori, sistemi di videosorveglianza, rete in fibra ottica e in Wi-Fi, dispositivi IoT, rete in 5G e schermi delineano il paesaggio tecnologico di Lioni: un ambiente protetto, pronto ad accogliere nuove soluzioni di mobilità sostenibile. A raccontarcelo è Giuseppe Aiello, Comandante della polizia municipale di Lioni, nonché RUP e responsabile dei due distinti progetti finanziati dal Fondo FESR.
È grazie alla sua specificità, ai suoi mutamenti interni, alle scelte politiche già implementate se questo piccolo paese irpino di circa 6mila abitanti è stato designato area per la sperimentazione, in grado di attuare le linee di indirizzo dell’intervento regionale “Campania 2020 – mobilità sostenibile e sicura” programmato nel 2018.
Ripercorriamo alcune tappe. Nel 2021, la Regione Campania ha approvato il piano di sviluppo strategico della piattaforma tecnologica di filiera – Borgo 4.0, con l’obiettivo di promuovere la diffusione di nuovi modelli di smart mobility attraverso il sostegno alla ricerca, allo sviluppo e alla sperimentazione – in ambiente reale e a scala ridotta -, coinvolgendo partenariati pubblico-privato. Con Avviso Pubblico, imprese e organismi di ricerca pubblici sono stati invitati a candidarsi per la realizzazione di progetti di ricerca e trasferimento tecnologico. Ne è conseguita l’individuazione di ANFIA, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, quale soggetto gestore, che, in forma associata — un consorzio composto da 53 imprese, 3 centri di ricerca pubblici, 5 università, il CNR e il coinvolgimento di 200 ricercatori — ha beneficiato di uno dei maggiori finanziamenti regionali per 16 linee progettuali: 46 milioni di euro a valere sulle linee di azione del POR Campania FESR 2014-2020, Asse Prioritario 1 ‘Ricerca e Innovazione’, e del Piano di Sviluppo e Coesione della Regione Campania, a cui si aggiungono circa 27 milioni di cofinanziamento privato.
Contestualmente, Lioni si è distinta tra le 21 amministrazioni che hanno presentato la propria candidatura alla Regione Campania per ospitare la realizzazione prototipale, la sperimentazione e la validazione di soluzioni applicative per una smart road urbana ed extraurbana.
Un accordo tra il consorzio e il Comune di Lioni ha poi sancito la collaborazione e l’inizio delle attività di sviluppo e sperimentazione.
Lioni: un futuro smart costruito sulle sue radici locali
La peculiarità di Lioni risiede nell’aver adottato il Decreto Smart Road (emanato in Italia nel 2018) per l’ammodernamento digitale della propria rete stradale: connessa, monitorata, iper-tecnologica, capace di testare soluzioni potenzialmente trasferibili su una scala urbana più ampia.
“È dalla lettura del Decreto Smart Road che è emersa la visione di ‘Lioni Smart City’”, precisa Aiello, evidenziando come questo progetto sia nato da una programmazione urbana strategica.
Oltre 120 telecamere di videosorveglianza urbana sono state installate: tutte integrate con sistemi di intelligenza artificiale e software per l’analisi dei dati. “I dati captati dai sistemi di sensoristica – per l’ambiente, per il traffico, per la videosorveglianza – convergono nel cervello operativo della polizia municipale e – depurati da informazioni riservate per la privacy – sono forniti al consorzio per progetti di ricerca e sviluppo ed elaborati all’interno di una control room”.
“Per realizzare una piattaforma infrastrutturale di tale portata, era indispensabile disporre di una visione progettuale avanzata e di una base adeguata, come ad esempio un comando della polizia municipale dotato di un sistema di videosorveglianza,” aggiunge Aiello. E poi afferma “Non abbiamo sviluppato Borgo 4.0 semplicemente per consentire a un’automobile di circolare sul nostro territorio, ma abbiamo immaginato la realizzazione di una smart road, mettendo a disposizione il nostro patrimonio infrastrutturale con una pista completamente protetta, una a traffico moderato e una progettata per simulare l’ingresso in città”.
Sperimentazione dei veicoli nelle piste di prova
Sono state realizzate tre piste di prova. Una di queste è interamente informatizzata, dotata di sensori collegati a due centrali operative e chiusa al traffico, all’interno della quale è possibile osservare i parametri del comportamento di guida e testare i veicoli non ancora immatricolati. È stato previsto anche un secondo livello di collaudo: le macchine vengono provate in un’area aperta alla circolazione, caratterizzata da un rettilineo di una certa lunghezza, con monitoraggio del flusso di traffico. Si passa poi alla fase sperimentale nell’area cittadina, caratterizzata da ostacoli, segnalazioni semaforiche e un elevato volume di traffico, con telecamere di analisi e controllo ai varchi a lettura ottica delle targhe.
Le tre fasi chiave: stato d’avanzamento del progetto Borgo 4.0
Il progetto Borgo 4.0 di Lioni si articola in tre fasi principali. La prima, già conclusa, ha riguardato la progettazione e realizzazione dell’infrastruttura, totalmente finanziata dal FESR e messa a disposizione del consorzio.
In questa fase, l’attenzione è stata posta anche sulla sostenibilità ambientale, con l’implementazione di azioni concrete per combattere il cambiamento climatico. È stato istituito un centro di monitoraggio per il controllo idrometrico, operativo 24 ore su 24 e dotato di telecamere e sensori, che, in caso di esondazione del fiume, avvisa gli uffici comunali, la polizia municipale, la protezione civile e invia un allarme alla popolazione. È stato sostituito il 75% dei corpi illuminanti pubblici con LED intelligenti, capaci di ridurre l’intensità luminosa in funzione del traffico e delle condizioni ambientali. Un sistema interconnesso con l’Ufficio della polizia municipale, completamente sincronizzato, che consente interventi sia tramite comando diretto sia da smartphone. Completa il quadro degli interventi di matrice ambientale, l’installazione di centraline per monitorare la qualità dell’aria e telecamere per contrastare l’abbandono dei rifiuti.
La seconda fase di Borgo 4.0 ha visto i progetti del consorzio testati sul territorio, promettendo una transizione verso una gestione autonoma dei servizi. Tra questi, i parcometri intelligenti, che forniscono avvisi alla collettività, rispondono ad ogni tipo di esigenza di sosta e ottimizzano l’uso degli spazi. Uno degli interventi più significativi, segnalato da Aiello, è consistito nel garantire la disponibilità di ricariche rapide per le auto elettriche. A Lioni è stata predisposta un’area in cui il consorzio ha realizzato un impianto di ricarica super veloce, alimentato da pannelli solari, energia elettrica e biomassa.
La terza fase prevede la gestione congiunta dei servizi da parte del consorzio e del comune, oltre all’implementazione di nuove proposte che porteranno Lioni verso un post-Borgo 4.0, come sistemi di parcheggio innovativi e ricariche rapide per auto elettriche.
Il comandante Aiello conferma: “Siamo nella fase in cui i 16 progetti sono stati testati sul nostro territorio; ora siamo pronti per passare alla fase della gestione dei servizi”. A breve un incontro con i rappresentanti del consorzio per coordinare e definire le modalità di gestione.
Borgo 4.0: l’ascolto delle comunità al centro della trasformazione
L’approccio adottato dall’amministrazione, che, anziché limitarsi alla semplice spesa dei fondi, enfatizza la realizzazione di opere capaci di rispondere alle priorità tipiche di un centro urbano abitato — sicurezza stradale, mobilità delle persone con disabilità, scuole sicure per bambini — ha permesso a Lioni di perfezionare le infrastrutture realizzate, utilizzando anche risorse di bilancio per garantirne la sostenibilità e la fruibilità nel tempo da parte della collettività.
Tutti i prototipi sviluppati dal consorzio nell’ambito del ‘Progetto Borgo 4.0’ saranno messi a disposizione della popolazione locale.
Pensare a una smart city implica anche la capacità di mettere al centro i bisogni dei cittadini e coinvolgerli nelle decisioni sulle priorità della città. Lioni pone il cittadino al centro della realizzazione dell’infrastruttura Borgo 4.0. Stakeholder – ingegneri, geometri, associazioni di cittadini – sono stati coinvolti nella fase progettuale attraverso incontri pubblici e l’uso di un’app dinamica e interattiva.
Il costante feedback tra cittadini e amministrazione ha permesso di individuare carenze non previste in fase progettuale, consentendo di apportare correttivi.
Aiello pone infine l’accento sul consenso della collettività che si è rivelato molto più marcato in seguito alla presentazione di Borgo-Lioni in un evento pubblico a Città della Scienza, dove è possibile trovare l’equivalente della prototipazione di Borgo 4.0.
Post-Borgo 4.0: continuità e futuro dei progetti innovativi
Guardando oltre, Lioni punta a dare continuità alle progettualità avviate. È stata infatti stipulata la delibera per la convenzione con l’Università di Salerno finalizzata allo sviluppo di un post-Borgo, un Borgo 5.0. La collaborazione con l’Università di Salerno, insieme al gruppo Stellantis, apre nuove prospettive, come l’utilizzo di batterie esauste per alimentare i veicoli elettrici comunali. Lioni presenta un’oscillazione termica in alcune aree, con variazioni di temperatura di 10 gradi durante i periodi invernali; un fattore importante per la sperimentazione delle batterie, che mostrano comportamenti differenti a seconda del tipo di clima. Il progetto sarà finanziato interamente dall’Università.
Anche il consorzio ha predisposto un Borgo-bis, comprendente ulteriori iniziative, che Lioni si impegna ad accogliere.
Conclusione
Lioni è riuscita a configurarsi come un laboratorio di sperimentazione unico nell’ambito del programma “Campania 2020 – mobilità sostenibile e sicura”, grazie alle specificità locali, alle trasformazioni e alle strategie politiche urbane già in atto, e soprattutto grazie ai fondi europei, che le hanno permesso di capitalizzare le risorse interne e hanno rappresentato una leva di sviluppo. La possibilità di attrarre nuovi investimenti, come quelli di Tesla, si aggiunge al desiderio di posizionare Lioni come un modello europeo di smart city. E le ricadute sul sistema produttivo possono essere molteplici, anche in termini di ritorno di immagine. Ora Lioni dispone di uno dei migliori sistemi di infrastruttura stradale in Italia, adeguato alle esigenze di una comunità che chiede il ‘diritto alla città’.
#EUStories
L’articolo è realizzato nell’ambito della campagna di comunicazione ‘COINS – COhesion INnovation Stories: con l’Europa innoviamo l’Italia’, co-finanziata dall’Unione Europea. Il punto di vista e le opinioni espresse sono solo dell’autore e non riflettono necessariamente quelle dell’Unione Europea, che non ne può essere considerata responsabile.
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