“Zls, un’opportunità da cogliere. Ma qui mancano le infrastrutture”


“La Zona Logistica Semplificata è un’opportunità che questo territorio adesso ha. E’ importante costruire un percorso aperto e partecipato tra Regione, rappresentanti delle categorie e dei lavoratori per capire. Un’opportunità unica per Bondeno che non dobbiamo sprecare”. Con queste parole, martedì sera, Tommaso Corradi segretario comunale del Pd, ha aperto l’incontro pubblico al Centro Dillingen di via Enrico Fermi. “Può creare opportunità e agevolazioni – ha spiegato Paolo Calvano capogruppo del Pd in Regione –: per avere un rapporto più snello con la pubblica amministrazione e semplificazioni amministrative. Le imprese possono beneficiare di iter burocratici più snelli, riducendo e addirittura dimezzando i tempi e i costi legati per le autorizzazioni. Ci sono poi opportunità nel credito d’imposta per gli investimenti, per incentivi, per zone franche doganali e opportunità in più per accedere ai bandi europei. Inoltre – ha spiegato – c’è la possibilità, in accordo con gli enti locali, di ridurre gli oneri di urbanizzazione”.

Per l’Alto ferrarese è compreso solo Bondeno, con il suo scalo ferroviario e la posizione nevralgica centrale, come collegamento al Porto di Ravenna. “Adesso è il porto a Ravenna – ha precisato Calvano –, il porto di tutti e non solo di una città”. Puntuale l’intervento del direttore di Cna Ferrara Matteo Carion: “Sono opportunità da cogliere che non durano per sempre – ha detto -. In questi sette anni dobbiamo dimostrare di aver creato i presupposti. Non basta pensare di avere queste forme di agevolazioni, ma bisogna costruire un contesto in modo che chi sceglie di insediarsi in questo territorio possa trovare tutta una serie di connessioni e di agevolazioni. Questo territorio può fare da ponte tra il nord Italia e il porto di Ravenna”. Carion è andato al dunque: “Mancano le infrastrutture – ha incalzato – bisogna connettere Bondeno con il resto del nord Italia”. Il direttore di Cna ha poi ricordato che “il tessuto economico è fondato per il 98% sulle piccole imprese e che è necessario guardare anche a loro, perché fanno fatica – ha spiegato – a raggiungere cifre di investimenti con tagli minimi di 200 mila euro. Si deve poi fare sistema interconnettendo i tavoli di lavoro”. “E’ un’opportunità sia per le aziende già insediate che come elemento attrattivo per nuove aziende – ha premesso la segretaria confederale Cgil di Ferrara Veronica Tagliati –. Ma abbiamo bisogno di accelerare perché ci sono norme nazionali e scelte regionali, inoltre manca ancora l’intersezione con le scelte degli enti locali”.

Claudia Fortini



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