Federmeccanica: il 70% delle imprese non pensa di modificare la propria forza lavoro nel 2025


Ezio Civitareale, direttore Centro Studi e Stefano Franchi, direttore generale. In collegamento: Federico Visentin, presidente)

I risultati della 173ª edizione dell’Indagine congiunturale di Federmeccanica sull’Industria Metalmeccanica – Meccatronica italiana sono stati svelato oggi. Dai dati emerge un’attenuazione dell’evoluzione negativa che ha caratterizzato la congiuntura settoriale per gran parte del 2024 e le prospettive a breve sono all’insegna di una sostanziale stabilità per la maggior parte delle imprese intervistate:

  • Il 19% ha dichiarato un aumento delle consistenze in essere del portafoglio ordini (in continua discesa dal 30% segnato nel primo trimestre), mentre sale al 50% la quota di quelle che hanno mantenuto inalterati il livello degli ordini (erano il 38% a fine settembre);
  • Il 50% pensa di mantenere stabile i propri volumi di produzione (il 26% prevede aumenti contro il 24% che, al contrario, prospetta diminuzioni);
  • Rimane significativa e pari all’11%, la percentuale di imprese che valuta “cattiva o pessima” la situazione della liquidità aziendale;
  • Il 70% non pensa di modificare la propria forza lavoro (il 17% prevede aumenti a fronte del 14% che, invece, pronostica ridimensionamenti);
  • Sono poco più di un terzo (31%) le imprese rispondenti che, rispetto al passato, pensano di aumentare le attività di investimento nei prossimi 6-12 mesi, mentre poco più della metà (51%) non ne prevede di nuove a fronte del 18% che, invece, dichiara di volerle ridurre.



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